Questa puntata di XBOX LIVE INDIE BREVIS vede protagonisti cinque giochi che ognuno, a modo suo, ha qualcosa da dire, qualcosa da dare, qualcosa che ti fa pensare "beh, quasi quasi un euro glielo do". Ma anche no!


Why Did I Buy This?
Alias TELEMARKETING SIMULATOR. Amici, davvero, con questa abbiamo toccato il fondo. O l'apice. Why Did I Buy This? è un gioco che tenta di vendere sé stesso: si inizia rispondendo al "telefono", dopodiché si comincia a "parlare" con una telefonista cacacazzo, col suo manager zozzo e con varie altre personalità. Ad ogni frase dell'"interlocutore" si può rispondere in vari modi, di cui uno è sempre e invariabilmente SÌ, VOGLIO COMPRARE IL GIOCO - e scegliendo quest'ultima opzione si viene portati alla schermata dove si possono sborsare gli 80 MP/0,96 euri richiesti. Genialata metareferenziale o squallore esistenziale? Vi dirò, se ci mettevano pure lo Chef Tony quasi quasi...

Astro Cluster
Alé, un altro twin stick shooter! Astro Cluster ha una bella grafica (ché poi a me le ambientazioni stellari piacciono di default), e di base è pensato per essere giocato online contro altri avversari. Si controlla un ammasso stellare e lo scopo è sparare agli altri cluster e raccogliere i cluster più piccoli (che vagano a random oppure vengono rilasciati dai nemici colpiti) per aggregarli al proprio ammasso e crescere in potenza di fuoco. Che figata eh? E invece no, è noioso e lento e la musichetta in sottofondo è pure antipatica. Quasi quasi preferisco il simulatore di telemarketing di cui sopra: risparmiatevi gli 80 MP/0,96 euri.

Monsters In Neon Space
Questo sparatutto orizzontale è Gradius così come dev'essere negli incubi di Jeff Minter. Il sistema dei power up è simile a quello dello sparatutto nipponico, ma, invece di fare a giro ogni volta che si raccoglie un bonus, si può scegliere liberamente cosa potenziare. La grafica acida la potete vedere qui di fianco, ma fidatevi, il sonoro è pure peggio. Non un brutto gioco, e per 80 MP/0,96 euri ci si può pure fare un giro, specie certe notti che si torna a casa sfatti e si vorrebbe vomitare senza riuscirci.

Avatars Don't Bleed
Se siete appassionati dei platform per masochisti dove basta sfiorare uno spuntone con un pelo del naso per ricominciare dall'inizio del livello, questo Avatars Don't Bleed fa per voi. Non è malaccio (una volta prese le misure col sistema di controllo) e la musica in sottofondo è d'atmosfera (anche se sono sicuro di averla già sentita da qualche altra parte). Più che altro la grafica semplice e ripetitiva e l'assenza di extra mi fanno propendere per la non-spesa degli 80 MP/0,96 euri richiesti, anche se nei tre minuti della demo qualche brivido ce l'ho avuto, eh.

Shape Shop
Alias Tetris vs i regoli. Shape Shop è un puzzle game in cui bisogna ricreare varie figure usando i blocchi a disposizione (date un'occhiata a destra per capire meglio). Ogni blocco può essere usato una volta sola, ed il tutto tende a complicarsi molto presto, per fortuna però è presente un sistema di hint. Il tutto molto curato, economico ai soliti 80 MP/0,96 euri, però insomma, anche molto meh.