Una serie come The Big Bang Theory sbatte continuamente in faccia allo spettatore la sua comicità, le sue citazioni, i suoi omaggi... Sheldon e compagni sono estremamente compulsivi nel ricordarci ogni momento che "EHI, SIAMO NERD!". I protagonisti di The IT Crowd invece sono molto meno ansiosi - e ansiogeni - da questo punto di vista, e del resto il fattore nerd/geek è più una coloritura - a volte completamente sullo sfondo - degli episodi, piuttosto che un cardine imprescindibile attorno a cui far ruotare necessariamente tutto.

Non voglio criticare The Big Bang Theory, che è una serie che apprezzo e seguo sempre con piacere, ma solo sottolineare come questo telefilm britannico costituisca una lettura completamente diversa del tema, fatta di un umorismo più sottile, ma se possibile persino più pesante ed efficace, anche grazie ad una maggiore consistenza degli intrecci, e ad un'atmosfera in cui regna il nonsense più spinto (mentre in The Big Bang Theory il nonsense è generalmente riservato alle uscite di Sheldon).

Il primissimo episodio è un po' sottotono, ma già a partire dal secondo e dal terzo la serie decolla, definendo in maniera netta e decisa i toni assurdi e surreali della sua comicità. Solo ventiquattro episodi in tutto - spalmati su quattro stagioni, e in attesa di un episodio conclusivo che dovrebbe arrivare prossimamente - ma c'è davvero tanto, tanto, tanto da ridere. Dateci un'occhiata se volete una divagazione dalle nerdosità statunitensi!


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