Il primo Silent Hill è uno dei miei giochi preferiti di sempre, e per questo fin da quando vidi le prime immagini del seguito entrai in fibrillazione... l'idea di tornare alle atmosfere malate e angoscianti della nebbiosa cittadina americana, resa per l'occasione nell'alta (per i tempi) definizione della PS2, era un sogno diventato realtà. Ma invece si rivelò un incubo, e non per i motivi giusti...

Ora, non fraintendiamoci: Silent Hill 2 è sicuramente un grandissimo gioco, che col tempo io stesso ho rivalutato, spinto anche - ovviamente - dalla generale ammirazione che lo circonda. Ma ancora oggi non posso fare a meno di giudicarlo inferiore al primo capitolo.

Bella Harry!
Perché il primo Silent Hill parlava direttamente all'istinto, la sua era un'angoscia primordiale, assoluta, senza nome. Nel seguito invece tutto era diventato più cerebrale, inquadrabile, analizzabile. E così me lo giocai, questo seguito, nella perenne attesa che succedesse qualcosa, che ci fosse un guizzo, un momento che mi riportasse all'incredibile incipit del primo capitolo, a quel vicolo con l'inquadratura che si ripiegava su sé stessa mentre tutto attorno erano buio e pioggia e ruggine e sangue raffermo...

Ma quel momento non arrivò mai, perché Silent Hill 2 non era interessato a ripeterlo... e così, nonostante tutto, e nonostante razionalmente sappia e mi renda conto, a livello istintivo proprio non ce la faccio... a livello istintivo continuo a preferire l'angoscia primordiale, assoluta, senza nome del primo Silent Hill.

Bella James!

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