Un cast di personaggi variegati e ben caratterizzati, intrecci ben scritti, e una cappa di non detto e di misteri che permea il tutto. Detta così, sembrerebbe la descrizione di un certo telefilm ambientato su una certa isola... e invece si tratta della prima stagione di Battlestar Galactica!

Dopo la fulminante miniserie iniziale, il ritmo dell'azione è andato scemando, ma ciò ha dato la possibilità di elaborare il background della serie e di approfondire la psicologia dei personaggi. Gli intrecci, come detto, sono ben scritti, e quasi tutte le puntate funzionano benissimo prese singolarmente. Al tempo stesso però ci sono tutti questi interrogativi buttati lì, che intrigano e favoriscono il proseguimento della visione.

Non è un mindfuck al livello di Lost, certo, però la struttura è innegabilmente simile, così come è simile quel caratteristico ballare sulla linea di confine tra estremamente improbabile e decisamente impossibile. Ciò che mi è stato accennato sul finale e sui suoi risvolti mistico/esoterici, dopo una stagione in cui ogni due per tre sono stati fatti riferimenti religiosi, comincia a non stupirmi più di tanto...

Insomma, Battlestar Galactica ha teso la sua trappola, lo ha fatto in modo sapiente, e io (come tanti prima di me) ci sono cascato... ora mi toccherà vedermelo tutto per sapere qual è il piano dei Cylon. E ovviamente ho la consapevolezza che, quando arriverà il momento, la risposta sarà più che evasiva...

Lei ovviamente è sempre in copertina... a me non fa sangue, ma capisco chi giustamente non rimane indifferente...

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