La prima stagione di Battlestar Galactica aveva messo le carte in tavola e definito la scena e gli attori, ma con questa seconda gli autori si sono divertiti a sparigliare un po' tutto... a visione finita, la sensazione che m'è rimasta è stata quella di una volontà di non dare certezze, di dire allo spettatore "occhio, che il percorso non sarà lineare come ti aspettavi".

Quasi tutti i punti fermi accumulati negli episodi precedenti vengono infatti confutati o, quanto meno, messi in discussione, specie nella seconda metà della stagione. Personaggi che si credevano monolitici e monodimensionali rivelano insospettati colpi di testa, eventi che si davano per scontati finiscono per non esserlo più, e così via.

Il bello è che comunque viene mantenuta una certa coerenza di fondo, e l'evolversi delle situazioni appare quindi un effettivo evolversi che dà spessore e profondità a trama e protagonisti, e non una serie di ripensamenti in corso d'opera (per quanto sia più che verosimile che ce ne siano stati, e non pochi).

Il risultato finale è stato comunque di rendere complessa e sfaccettata una serie che finora, e col senno di poi, era stata in effetti un po' piatta e bidimensionale. E per la terza (che ho appena iniziato a vedere) si annunciano grandi sconvolgimenti...

Il gioco delle coppie spaziali!

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