Deadlight è un platform alla Flashback (ma con la linearità di un Another World) che ci mette nei panni di un sopravvissuto all'ennesima apocalisse zombie, impegnato nella ricerca di moglie e figlia. Debutto degli spagnoli di Tequila Works, è un titolo in generale estremamente apprezzabile, ma che purtroppo ha anche degli innegabili difetti che gli impediscono di spiccare pienamente il volo.

A livello di atmosfera ci siamo, grazie ad una grafica estremamente curata ed evocativa e ad una trama che, per quanto prevedibile, ha innegabilmente il tono giusto. La giocabilità ha alti e bassi: la risposta ai comandi è un po' legnosa, e a volte si muore per dei semplici impappinamenti del personaggio. La relativa legnosità dei combattimenti, però, credo che sia voluta, e carica gli zombie di una minacciosità che solitamente non hanno.

Deadlight scorre molto bene all'inizio, per poi impantanarsi in un secondo atto in cui il ritmo tocca il fondo. Superata questa parte però l'azione riprende alla grande, con alcuni momenti davvero spettacolari, in una corsa che non si arresta più fino allo spiazzante epilogo. Le situazioni proposte sono piuttosto varie, spaziando dalle acrobazie ai combattimenti ai puzzle, ma su tutto incombe un massiccio trial & error, che non sarebbe neanche tanto fastidioso se non fosse per i caricamenti, brevi ma non trascurabili, che seguono ogni morte.

Una volta prese le misure con tutte le sue idiosincrasie, questo titolo si rivela molto godibile, e sicuramente a posteriori non si rimane delusi di averci speso le quattro ore circa necessarie per completarlo. Rimane però un po' il retrogusto aspro del capolavoro mancato... andrà meglio la prossima volta!


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