Quanto può interessare cominciare un gioco nato come trilogia di cui al primo titolo non è mai stato dato un seguito? Quante speranze di riuscita può avere un team capitanato da un disegnatore? Per la prima domanda possiamo sperare che presto o tardi qualcuno decida di mettere i soldi per fare i seguiti (chi ha detto Duke Nukem?). Alla seconda... beh, se il disegnatore ha lavorato per anni alla LucasArts, regalandoci le animazioni di The Dig e Curse of Monkey Island, allora un po' d'esperienza ci dovrebbe essere. Ahinoi, purtroppo i soldi non sembrano arrivare e il gioco che sto per recensire mostra i suoi peggior difetti... nelle animazioni.
In quest'epoca di pazzi ci mancavano gli idioti dei vampiri.
domenica 31 ottobre 2010
sabato 30 ottobre 2010
RECE VIDEOGIOCHI: Vanquish
E allora, com'è 'sto Vanquish? Prima un po' di storia: Shinji Mikami, Atsushi Inaba e Hideki Kamiya abbandonano Capcom, dove hanno avuto ruoli chiave in titoli come Resident Evil e Devil May Cry, per fondare un proprio studio, Platinum Games. I loro primi titoli non convincono granché, ma con Bayonetta (la versione pornosegretaria di Devil May Cry) si fanno notare, e adesso con Vanquish decidono di dire la loro sul genere dei third person shooter.
Genere che è rappresentato da Gears of War, forse l'essenza dell'immaginario occidentale, con i suoi protagonisti palestrati dall'incedere lento e massiccio. Ecco, Vanquish è un Gears of War accelerato all'inverosimile. O un Bayonetta con i fucili. Ma ora basta con i titillamenti introduttivi, e procediamo andando a vedere com'è il gioco in sé (notare la vicinanza tra i termini "Bayonetta" e "titillamento").
Genere che è rappresentato da Gears of War, forse l'essenza dell'immaginario occidentale, con i suoi protagonisti palestrati dall'incedere lento e massiccio. Ecco, Vanquish è un Gears of War accelerato all'inverosimile. O un Bayonetta con i fucili. Ma ora basta con i titillamenti introduttivi, e procediamo andando a vedere com'è il gioco in sé (notare la vicinanza tra i termini "Bayonetta" e "titillamento").
venerdì 29 ottobre 2010
RECE VIDEOGIOCHI: Black Mirror 2
Le saghe vanno sempre forte. La passione per le saghe di solito comincia già in tenera età davanti alla tv, per poi evolversi in qualcosa di più fantasioso con le saghe letterarie. La vera svolta però è avvenuta negli anni '90, con l'avvento di internet. Da quel momento le saghe al computer non sono più state le stesse! Si dice che abusarne sia una perdita di tempo e che passarne troppo davanti a questi media possa rendere ciechi, ma la realtà è che, come recita un vecchio detto indiano, se non ti fai le saghe non sei un vero uomo.
giovedì 28 ottobre 2010
I GRANDI TEMI: Consigli pratici per il videogiocatore anzianotto

O tempora, o mores! I bei pomeriggi dopo la scuola a caricare uno dopo l'altro i giochini di Special Program, Peek e Poke, le nottate universitarie spese a bestemmiare per gli incontri casuali di Final Fantasy VII invece che a studiare per l'esame del giorno dopo, le giornate intere perse a rigiocarsi Metal Gear Solid 2 per cercare di dare un senso alla trama!
Quei tempi, ahimè, sono finiti, ma con un po' d'ingegno è ancora possibile non dico continuare a giocare, ma almeno continuare a seguire il colorato mondo dei videogiochi, e non ritrovarsi impreparati e imbarazzati nelle discussioni dei forum e dei blog con la bella gente che conta.
mercoledì 27 ottobre 2010
RECE VIDEOGIOCHI: Dead Rising 2

A distanza di quattro anni arriva finalmente il seguito, stavolta non solo per 360, ma anche per PS3 e PC. C'è ancora spazio per un Dead Rising nel mercato di oggi?
lunedì 25 ottobre 2010
RECE VIDEOGIOCHI: Lost horizon
Aserejè ja de jè de jebe tu de jebere sebiunouva majabi an de bugui an de buididipi. No, non sto scrivendo in qualche antichissima lingua di sconosciute origini ma sto vivendo un deja vu. La stessa cosa che mi è capitata giocando all'avventura grafica della LucasArts... Ops, lapsus freudiano, volevo dire Animation Arts.
domenica 24 ottobre 2010
MDSPVI: Mafia 2

Quando il gioco esiga una leggera pressione del tasto Y (o triangolo) ti accorgi sempre che quei maledetti gamepad hanno i pulsanti troppo vicini?
Trovi che quella sagoma di carta nel poligono di tiro del tutorial si muova troppo velocemente per il tuo bazooka?
Mentre stai scappando da una situazione complicata quello stupido personaggio che stai comandando si incastra sempre contro il muro di fianco alla porta impedendoti la fuga?
Allora MANUALE DI SOPRAVVIVENZA PER VIDEOGIOCATORI IMPEDITI è la rubrica giusta per te! Dalla tastiera di un videogiocatore senza pazienza, verranno analizzati i giochi che fanno o meno al caso nostro.
venerdì 22 ottobre 2010
RECE FILM: Machete
Allora, la storia la sapete, no? Machete nasce come trailer all'interno del progetto Grindhouse di Tarantino, poi però Robert Rodriguez decide di farne un film vero e proprio, e tutti urlano EVVAIII. L'attore protagonista di Machete è Danny Trejo, ex tossicodipendente, 10 anni di galera alle spalle, ex pugile, cicatrici, tatuaggi, insomma il tipo grosso che chiami quando c'è da menare le mani. Oppure quando c'è da fare la parte del duro qualsiasi in ennemila film (ed infatti l'IMDB riporta che ha lavorato in 199 film).
giovedì 21 ottobre 2010
RECE FILM: The Expendables

Le voci di corridoio, quelle che di solito non c'azzeccano mai, nominarono praticamente tutti, tanto da far sembrare questo progetto uno scherzo di cattivo gusto.
mercoledì 20 ottobre 2010
RECE VIDEOGIOCHI: The Whispered World
Le 5 regole della buona avventura grafica:
- Il gioco dev'essere ambizioso, con poca pubblicità, ma quella che ha è incentrata su quanto sia bella e figa la storia.
- Se il giocatore è costretto a "usare tutto con tutto", il gioco è pessimo.
- I personaggi devono essere fighi, carismatici e ben stereotipati, oppure realistici ma non noiosi.
- Il sistema di puntamento funziona e NON richiede pazienza.
- NON si deve copiare sempre Monkey Island e citare gratuitamente Indiana Jones (i produttori tedeschi della Deck13 sembrano non avere capito bene quest'ultimo punto).
martedì 19 ottobre 2010
RECE VIDEOGIOCHI: Castlevania: Lords of Shadow
Hai presente la ragazza supergnocca, che però ti sembra acidissima, però è supergnocca e allora resisti alla tentazione di mandarla affanculo, e insisti insisti e tirando qualche bestemmia qui e là ti togli pure qualche bella soddisfazione, e alla fine pure lei da acidona che era diventa più docile e insomma in conclusione pensi che sì, ne è valsa la pena? Ce l'hai presente?
Io no. Però ho finito Castlevania: Lords of Shadow.
Io no. Però ho finito Castlevania: Lords of Shadow.
lunedì 18 ottobre 2010
IL GIOCO DEL SE FOSSI: Finali alternativi
Ricordate le due favolose puntate di Futurama incentrate sulla macchina del Dott. Farnsworth in grado di visualire come sarebbero andate le cose ai nostri beniamini se avessero preso decisioni diverse nella vita? Il sito How It Should Have Ended ne ruba l'idea e la espande a tutto il mondo della celluloide.
Nato probabilmente dalle sensazioni provate dopo la visione di alcuni film particolarmente attesi, i video prodotti da questi ragazzi ci mostrano come un epilogo assurdo (talvolta più ragionato dell'originale) avrebbe potuto cambiare le sorti della storia e il suo fascino.
Nato probabilmente dalle sensazioni provate dopo la visione di alcuni film particolarmente attesi, i video prodotti da questi ragazzi ci mostrano come un epilogo assurdo (talvolta più ragionato dell'originale) avrebbe potuto cambiare le sorti della storia e il suo fascino.
domenica 17 ottobre 2010
RECE FILM: Splice
Con un nome del genere, Vincenzo Natali non poteva far altro che regalarci un'altro presente. E lo fa con il suo stile: fastidioso, disturbante e in bilico tra la presa in giro e la serietà. D'altronde cosa ci si può aspettare dal regista di The Cube?
Questo personaggio ha provato più volte ad entrare nella psicologia dello spettatore per maciullarne l'organizzazione (un po' come fa Christopher Nolan), riuscendoci bene con il cubo, benino con Cypher ma sempre meno con gli altri lavori. Col tempo si è un po' imborghesito, ma questo non gli ha impedito di continuare una carriera di tutto rispetto di cui questo Splice sarà un buon passaggio.
Questo personaggio ha provato più volte ad entrare nella psicologia dello spettatore per maciullarne l'organizzazione (un po' come fa Christopher Nolan), riuscendoci bene con il cubo, benino con Cypher ma sempre meno con gli altri lavori. Col tempo si è un po' imborghesito, ma questo non gli ha impedito di continuare una carriera di tutto rispetto di cui questo Splice sarà un buon passaggio.
RECE VIDEOGIOCHI: Enslaved: Odyssey to the West

sabato 16 ottobre 2010
RECE FILM: Inception
Ne vogliamo parlare? Vogliamo parlare di uno dei trailer più brutti della storia?
Se non tenessi sempre in allenamento le mie conoscenze cinematografiche, avrei tranquillamente evitato di andare al cinema dopo una presentazione del genere.
Di certo non sarei andato al cinema per vedere il solito Di Caprio vomitevolmente perfetto nella sua parte. Per fortuna, sono un uomo informatissimo, e prima ancora che il trailer cercasse di pisciare su tutte le aspettative, mi ero già preparato psicologicamente a una di quelle esperienze in grado di cambiare la vita di una persona.
Se non tenessi sempre in allenamento le mie conoscenze cinematografiche, avrei tranquillamente evitato di andare al cinema dopo una presentazione del genere.
Di certo non sarei andato al cinema per vedere il solito Di Caprio vomitevolmente perfetto nella sua parte. Per fortuna, sono un uomo informatissimo, e prima ancora che il trailer cercasse di pisciare su tutte le aspettative, mi ero già preparato psicologicamente a una di quelle esperienze in grado di cambiare la vita di una persona.
giovedì 14 ottobre 2010
RECE FILM: The Town
Per fare un bel film ci vuole Ben Affleck (pessima citazione).
No, pessimo Ben Affleck.
Pessimo perché non sa recitare, perché non azzecca mai un'espressione, perché non ha il portamento scenico, perché cammina sbilenco e sopratutto perché ha le gambe attaccate direttamente alla schiena. Peccato che si sprechi a fare l'attore, perché, al contrario, come regista e come sceneggiatore è un fottuto maestro.
Ricordate lo stupendo Will Hunting? Beh, l'ha scritto lui insieme all'amico Matt Damon! Gone Baby Gone è un altro suo ottimo lavoro. Ma la faccia non ce la deve mettere, altrimenti il film diventa brutto.
The Town è l'ultimo film che ha scritto e diretto. Un film piacevole... lento, ma piacevole!
No, pessimo Ben Affleck.
Pessimo perché non sa recitare, perché non azzecca mai un'espressione, perché non ha il portamento scenico, perché cammina sbilenco e sopratutto perché ha le gambe attaccate direttamente alla schiena. Peccato che si sprechi a fare l'attore, perché, al contrario, come regista e come sceneggiatore è un fottuto maestro.
Ricordate lo stupendo Will Hunting? Beh, l'ha scritto lui insieme all'amico Matt Damon! Gone Baby Gone è un altro suo ottimo lavoro. Ma la faccia non ce la deve mettere, altrimenti il film diventa brutto.
The Town è l'ultimo film che ha scritto e diretto. Un film piacevole... lento, ma piacevole!
Michael J. Fox - Back in Time

Quello che doveva fare, l'ha fatto! L'ha fatto bene e rimarrà per sempre nella storia per il personaggio di Ritorno al Futuro.
Non mi importa se qualche anno prima si era trasformato in un lupo: i produttori italiani l'avevano vista lunga e anche in quel film gli avevano dato il nome Marty (Voglia di Vincere è uscito postumo in Italia, in lingua originale il suo personaggio si chiamava Scoot). E non tiratemi fuori Casa Keaton... quel telefilm andava bene negli anni 80 perché eravamo bambini, ma vi assicuro che è invecchiato molto male.
RECE FILM: Resident Evil: Afterlife
Cosa ci si potrebbe aspettare da un film su un videogioco? Una porcata tremenda? Un ammazza ammazza senza storia? Un brutto racconto noioso?
Effettivamente nella maggior parte delle trasposizioni da videogiochi, il risultato non ha mai esaltato nessuno. Certo, alla fine per gli amanti del trash non possiamo dimenticare la filmografia del maestro Uwe Boll, le pionieristiche indecenze come Super Mario Bros o Street Fighter, ma per tutti gli altri, forse, l'unico film piacevole è stato Silent Hill. Nemmeno la fiducia riposta in Doom, Tomb Raider e Max Payne è stata ripagata (e purtroppo nemmeno il biglietto del cinema).
Effettivamente nella maggior parte delle trasposizioni da videogiochi, il risultato non ha mai esaltato nessuno. Certo, alla fine per gli amanti del trash non possiamo dimenticare la filmografia del maestro Uwe Boll, le pionieristiche indecenze come Super Mario Bros o Street Fighter, ma per tutti gli altri, forse, l'unico film piacevole è stato Silent Hill. Nemmeno la fiducia riposta in Doom, Tomb Raider e Max Payne è stata ripagata (e purtroppo nemmeno il biglietto del cinema).