giovedì 4 novembre 2010

RECE FILM: Kick-Ass

Alle medie avevo un amico che se la sera prima in tv facevano RAMBO il giorno dopo diceva DA OGGI IN POI PUOI CHIAMARMI RAMBO. Se facevano IL MIO NOME È REMO WILLIAMS il giorno dopo diceva DA OGGI IN POI PUOI CHIAMARMI IL MIO NOME È REMO WILLIAMS. Se facevano NINJA LA FURIA UMANA il giorno dopo diceva DA OGGI IN POI SONO IL NINJA CHE INVOGLIA. E via dicendo.

Ogni maschio di malata e fragile costituzione che si rispetti ha avuto un momento nella vita in cui ha voluto essere una tartaruga ninja, Ken il guerriero, o un oliato culturista austriaco. O un supereroe, come il protagonista di Kick-Ass.

Tutto parte da una domanda che il protagonista rivolge a sé stesso: se i supereroi sono così popolari, perché non esistono anche nella realtà? A onor del vero, esistono:
Superbarrio, il paladino di Città del Messico
In ogni caso, Dave comesichiama, il nostro adolescente anonimo standard con compagna di classe che non se lo fila di serie, decide che sarà lui a diventare il primo supereroe "vero", così si compra la tutina, si apre il MySpace e comincia a girare per le strade in cerca di crimini da combattere.

Scoprirà suo malgrado che la tutina non fa il supereroe e constaterà quest'amara verità grazie ad una serie di incontri poco piacevoli con uomini di malaffare. La sua perseveranza però lo porterà a incontrare due supereroi, stavolta veri - Big Daddy e Hit Girl - e a concludere qualcosa di più serio che non girovagare in tuta per le strade di notte.
Batman e Robin Big Daddy e Hit Girl
Con una trama così, si potrebbe tirar fuori un blockbuster leggero come Spider Man, o si potrebbero scegliere i toni più cupi di un Dark Knight, o ancora si potrebbe optare per la decostruzione del mythos supereroistico alla Watchmen, o per il dramma di un uomo ridicolo alla Special.

Kick-Ass dice BEH, SAI CHE C'È, METTIAMOCI DENTRO TUTTO e questa operazione miracolosamente gli riesce. Il film salta da un registro all'altro con naturalezza, passando dai dilemmi adolescenziali alla Peter Parker al dramma di una coltellata vera, dai toni leggeri a quelli drammatici, dalla commedia farsesca all'action più spettacolare.

Non si capisce mai se ci è o ci fa, ciò che è sicuro è che tiene incollati alla sedia per tutto il tempo, anche grazie ad una colonna sonora fantastica e ad una regia post-post-post moderna che coglie e rielabora le suggestioni di tutto ciò che è uscito negli ultimi anni, dai film ai fumetti ai videogame.

Unica pecca, un finale non proprio esaltante, ma glielo si perdona, dai.
Principalmente per lui
PRO:
Esecuzione originale e moderna
Colonna sonora da urlo
Nicholas Cage che fa Batman

CONTRO:
Si perde un po' nel finale
Edulcorato rispetto al fumetto originale
Non mi viene in mente nient'altro perché è proprio un bel film

GIUDIZIO FINALE: 8
Sit, zit & enjoy.

BONUS:
Nicholas, con questa scena ti sei salvato la carriera:

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