
Inanellando una two-hit combo mica da ridere, ho infestato anche
il sedicesimo episodio di
TIScast, dopo che m'ero intromesso già
in quello precedente. L'occasione è stata ghiotta, dato che
era presente anche Paolo Giaiero, il traduttore di
Dear Esther, e ho avuto l'occasione di fargli qualche domanda sul lavoro che ha fatto per il gioco, dopo tutte le polemiche
che à scatenato.
Inoltre: la sempreverde diatriba PC vs console (a proposito della vociferata SteamBox), qualche considerazione su
The Binding of Isaac censurato da Nintendo, il mio rapporto difficile con
Alan Wake e con
Romanzo Criminale,
il volume di Zerocalcare,
ecchevvoletedippiù su TIScast #16.
 |
Il ricco menù |
Ma ben venga chi ogni tanto fa un po' di "cultura" e non si sofferma sempre e solo sul "cul"... :D
RispondiEliminaChe poi, diciamocelo chiaramente: il linguaggio aulico non è e non dovrebbe essere impossibile da recepire.
Per il resto, tempo fa lessi una divertente critica sulla questione, che invocava un "linguaggio non necessariamente ALTOLOCATO" nell'ambito dei videogames...con buona pace dell'ALTISONANTE che, nel mentre, s'è suicidato! ;)
Io comunque continuo a nutrire i miei dubbi nei confronti dei sorci :P (anche se in 'sto caso ci stanno, eh!)
RispondiEliminaChe comunque, a ben guardare, la gente tendenzialmente si massacra in ogni dove e per qualsiasi scemenza.
RispondiEliminaGiusto ieri bazzicavo su "TIGSource" ed ho provato a leggere i commenti alla recensione di "Katawa Shoujo"... Un delirio allucinante! In confronto, il canale "/b/" di "4chan" è un convitto di educande alle prese con un'interessantissima lezione di "tombolo & ricamo ad intaglio"!!! :D
Il bello di internet!
RispondiElimina