
In qualche intervista Morrison aveva sottolineato come Superman fosse originariamente figlio della grande depressione, e come, trovandoci oggi nuovamente in tempi di crisi economica, fosse il momento giusto per rilanciare il personaggio riallacciandolo alle sue radici. Nella pratica, questo nuovo Superman - di cui in Action Comics vengono narrate le origini, che lo vedono ancora non così forte, e incapace di volare - esordisce andandogliele a cantare ad un affarista corrotto, manco fosse un grillino qualunque, e in generale l'azzurrone adotta maniere molto più spicce e dirette rispetto alla sua versione classica.
Ma le pagine di questo primo albo ci rivelano anche un Clark Kent abbastanza Peter Parker, sia per un paio di omaggi all'arrampicamuri, sia per il fatto che l'uomo d'acciaio è molto più urbano e molto più a contatto con l'uomo comune del solito, e anche - come già detto - molto più vulnerabile rispetto alla sua indistruttibile versione matura. Il tutto in 28 tavole - contro le 21 canoniche dei fumetti USA - ricolme d'adrenalina e senza un attimo di pausa, magnificamente disegnate da Rags Morales. Decisamente un ottimo debutto.
benebenebene
RispondiEliminaPer rimanere in tema reboot DC: anche il nuovo Animal Man sembra interessante (per lo meno dal punto di vista dei disegni, e pure la storia intriga per ora), e Comixology ha cominciato a ripubblicare il ciclo di storie dell'Animal Man di Morrison (fine anni 80), che all'epoca non lessi nonostante ne dicessero tutti bene, e devo dire che facevano bene a dirne bene.
RispondiEliminala cosa non mi piace proprio...
RispondiEliminaperò prima di giudicare lo devo leggere
mah guarda, che questo reboot (come tutti i reboot) sia una commercialata, è pacifico... però Morrison merita fiducia. ;)
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