A tre anni dalla conclusione della miniserie a fumetti All-Star Superman, la DC ne fa uscire una versione animata destinata al mercato video.

Il fumetto originale - scritto da Grant Morrison e disegnato da Frank Quitely - è stato acclamato dai fan e dalla critica per aver saputo ridare splendore al personaggio senza tradirne l'essenza. Questo film animato raccoglie quindi una pesante eredità - saprà sfruttarla o ne rimarrà schiacciato?

PREMESSA ANCH'IO AVEVO LA CASELLA IN FUMETTTERIA EDITION: Dopo il successo de Il ritorno del Cavaliere Oscuro il mondo dei comics si innamorò degli antieroi e così divenne imperativo rendere TUTTI i personaggi dei fumetti più dark, indipendentemente da quale fosse la loro caratterizzazione e la loro personalità. Questo nuovo trend tagliava fuori personaggi intrinsecamente positivi come Superman - il massimo della trasgressione per l'uomo d'acciaio fu un periodo da capellone poco dopo la sua morte e resurrezione.

Il Superman ribelle dalla chioma fluente
Il problema è che Superman tra superforza, supervista, superudito e supertutto è davvero un personaggio troppo fuori scala rispetto agli altri supereroi. Non puoi metterlo semplicemente a fare le ronde di quartiere - per quelle basta un Uomo Ragno qualunque. Non puoi neanche farlo uscire di testa alla Batman perché, oltre a snaturare il personaggio, si sa che un Superman con le palle girate è capace di frantumare l'universo.

Così, l'ultimo figlio di Krypton è stato spesso protagonista di storie né carne né pesce - per dirne una, in Superman/Aliens il nostro invece di sbudellare gli alieni si limita a darci dei superbuffetti sul coppino perché ha giurato di non uccidere nessuna creatura vivente.
"Ma dai amico alieno, non ti va di prenderci un the caldo insieme?"
Insomma, per renderlo gestibile, Superman è stato trasformato in un analogo di RoboCop in RoboCop 2: una specie di boy scout tanto potente quanto citrullo, ché pareva che l'essere sfigati fosse l'unica alternativa all'essere Batman. Per fortuna alcune miniserie - prima fra tutte Kingdom Come - hanno riabilitato il personaggio e gli hanno restituito il fascino e la potenza delle origini.

In All-Star Superman Morrison si è spinto oltre e (seguendo la strada tracciata da Alan Moore nel suo Supreme) ha recuperato anche gli aspetti più ingenui di Kal El e delle sue avventure, evitando il realismo a tutti i costi e lasciando ampio spazio alla meraviglia che possono suscitare le gesta di un essere che può camminare all'interno delle stelle, ma che al contempo torna ad essere il ragazzone di campagna timido e un po' impacciato della fattoria dei Kent quando ha a che fare con la personalità smaliziata e di città dell'eterna fidanzata Lois Lane. FINE PREMESSA.
Il Superman tranquillo e pacioso di Morrison e Quitely
La versione animata di All-Star Superman fa esattamente quello che ci si aspetta: prende pari pari le storie del fumetto e le trasforma in immagini in movimento. La qualità dei disegni non è altissima, ma è comunque accettabile e in linea con le ultime produzioni animate derivate dal mondo dei fumetti americani. Il vero valore aggiunto sta nell'accompagnamento sonoro, che sottolinea in maniera davvero efficace e coinvolgente i momenti più topici delle storie scritte da Morrison: nonostante avessi già letto il fumetto, c'è voluta questa versione animata, con le sue musiche imponenti ed epiche, a farmi scendere la lacrimuccia sul finale.

Il pregio maggiore di questo film - ossia di seguire pedissequamente la scrittura di Morrison - si rivela anche il suo peggior difetto: le storie originali erano pensate per una pubblicazione seriale e, di fianco al tema principale - Superman sta morendo per un avvelenamento da raggi solari architettato da Lex Luthor - presentavano numerose trame più brevi che nascevano e si concludevano nel giro di pochi numeri.
Come Carlo Conti, anche Superman esagera un po' con l'abbronzatura
Per questo il cartoon di All-Star Superman si dipana in maniera poco organica, suddividendosi in veri e propri miniepisodi slegati l'uno dall'altro e mancando di una struttura più forte, finendo per sembrare il condensato di una serie animata mai realizzata. Chi conosce il fumetto di Morrison e l'ha apprezzato probabilmente potrà soprassedere e godersi questa versione animata degli albi (non tutti, ché in soli 75 minuti era impossibile farceli stare) della miniserie originale, ma a chi fosse a digiuno della versione cartacea sicuramente rimarrà la sensazione forte di aver visto un qualcosa un po' monco.

Insomma, si poteva di certo far meglio, ma del resto si poteva anche fare molto peggio. All-Star Superman, così com'è, è un extra consigliabilissimo a chi ha apprezzato quella vera e propria favola supereroistica che è la controparte a fumetti. Per tutti gli altri, la situazione è un po' dubbia - diciamo consigliato con riserva.
Anche Lois è perplessa su questo Superman
PRO:
La scrittura di Morrison
Colonna sonora giusta
Animazione decente

CONTRO:
Struttura a episodi in quello che dovrebbe essere un film
E per questo alcuni dettagli rimangono solo accennati
E si ha la sensazione di guardare un film copia e incolla

GIUDIZIO FINALE: 6+++
For fans only, ma anche no.

BONUS UN VIDEO È MEGLIO DI MILLE IMMAGINI EDITION:
Il trailer: