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Se da un lato infatti lo spettacolo è esaltante, dall'altro la giocabilità finisce per essere un po' grossolana: piuttosto che la precisione chirurgica offerta da un Geometry Wars, a Really Big Sky piace mettere sul piatto dei potenziamenti astronomici per la navicella protagonista, così che si possa spalmare lo schermo di proiettili e levarsi il pensiero.
Ciò non significa che si possa andare avanti per inerzia, anzi, il game design in generale è intelligente e azzeccato (a partire dalla gestione dei potenziamenti), e ogni nemico va affrontato con una strategia diversa, ma è indubbio che in certi momenti la confusione a schermo è tale che non resta che andare col pilota automatico e limitarsi a cercare di scorgere gli occasionali (e perfidi) ostacoli indistruttibili per evitarli.
Per quanto sia un gioco caciarone, però, Really Big Sky lo è in grande stile: i suoi livelli procedurali offrono interi pianeti da trapassare da parte a parte, buchi neri che mandano tutto in red shift, boss grandi quanto l'intero schermo, e orde infinite, interminabili, inattestabili di nemici... se vi piace il genere, questo titolo sarà davvero in grado di portarvi - non senza qualche occasionale, ma perdonabile, caduta di stile - verso l'infinito e oltre...
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