Senz'altro ricordate tutti la software house bolognese che portò grande lustro alla scena videoludica italiana tra gli anni 80 e 90. Oggi Simulmondo non c'è più, ma almeno uno dei suoi programmatori non ha smesso di impiegare tempo e passione per la decima arte. Proprio come succedeva oltre 20 anni fa, appare sui nostri schermi un gioco italiano, ispirato ad un testo italiano, programmato da italiani ma pronto per il mercato europeo. "Fondamentalmente a noi ci interessa che l'Italia vinca i mondiali di calcio".