Cari amici videogiocatori un po' attempatelli, quante volte ci siamo dovuti subire nei film la classica scena del tizio che fa finta di giocare premendo i pulsanti a casaccio sul pad? Quanto ci ha deluso Il piccolo grande mago dei videogames, che con un titolo così pareva dover essere chissà che e invece era solo uno spottone della Nintendo, che tra l'altro chi se ne fregava che qua tutti c'avevamo l'Amiga? E quanto ci rosichiamo a vedere Nintendo stessa svendere la nostra sudata passione a Panariello e alla Moreira?
È che non c'è rispetto, ecco. Il Vero Videogiocatore si ingobbisce davanti alla tastiera, perde diottrie davanti al monitor, si fa venire l'artrosi a furia di fare combo in Tekken, altro che Wii Fit e culi all'aria. Per fortuna c'è un film che dice NO ai primi piani di mani epilettiche corredate di sfortunati joystick, un film che prende di petto la questione Vero Videogiocatore senza cagarsi addosso che "qui se parliamo davvero di videogiochi finiamo male". Enter The King of Kong, che in realtà non è un film, ma un documentario.