L'altro giorno ho provato la demo di Ninja Gaiden 3 e i miei pensieri - a caldo - li ho scritti su Google+. A qualche giorno di distanza, l'opinione è rimasta sostanzialmente la stessa: per quel che ho potuto vedere, questo gioco è rimasto vittima di una elite (LOL) di poser, di una mandria di pecoroni senza personalità, e dell'inettitudine generalizzata della comunità videoludica nei confronti dei giochi action.

Poi vabbè, ci sta pure che il super appassionato della saga non gradisca le scelte operate per questo terzo capitolo. Quello che non ci sta sono gli esperti di 'sta ceppa che seguono lo scontato copione del "non c'è più Itagaki, quindi è lammerda". Quello che fa incazzare sono la marea di amebe che si accodano, senza colpo ferire, a questo pensiero vuoto e superficiale. Quello che fa cascare le palle è la generale scarsità di competenza nei videogiochi action, che fa sì che perfino un Batman: Arkham City trovi qualcuno che ha da ridire sul suo essere troppo complicato.

Finché è il pubblico a essere capace solo di prendere la mira in Call of Duty, e di tirare pallonate in FIFA e PES, ci può anche stare. Ma la stampa, se vuole almeno tentare di essere qualcosa di più, al di là del suo ruolo di veicolo (prima o poi sacrificabile) degli sponsor, dovrebbe avere un minimo di coscienza critica, ma neanche quella... per lo meno un minimo di competenza! E invece il livello è quello della chiacchiera da bar o, al massimo, del comizio del candidato sindaco alle elezioni comunali del paesello. E vabbè, in fondo sono giochini.

Eh sì caro Ryu, t'hanno proprio fatto a sangue...

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