Il menù di oggi finalmente prevede una primizia: un puzzle platform dal look retro, dalle meccaniche classicheggianti e dalla realizzazione impeccabile, che ha come protagonista un caprone cuggino della mucca lillà. Gli fanno compagnia un platform satireggiante apprezzabile, un thriller psicologico con meccaniche da twin stick shooter, la versione poverissima di Trials HD, e un clone scattosissimo di Defender.

Escape Goat (240 MP / 2,88 euro)
Ohhh, finalmente un platform indie fatto a modo! Escape Goat ruota intorno a meccaniche puzzle ingegnose ma non cervellotiche, ha una curva d'apprendimento perfetta, un ritmo dolce e rilassante, una grafica 8 bit fantastica e una colonna sonora d'atmosfera. Decisamente il miglior indie che mi sia capitato di provare da un bel po' di tempo a questa parte, e uno dei migliori puzzle platform retro che abbia mai visto. E ha anche un editor di livelli, tanto per gradire!

GIUDIZIO BREVIS: 5/5
A meno che non vi faccia schifo il genere, è almeno da provare!

DLC Quest (80 MP / 0,96 euro)
Così come Achievement Unlocked e il relativo seguito ironizzavano sulla mania degli obiettivi/trofei sbloccabili nei giochi, questo DLC Quest è una satira sulla moda dei contenuti scaricabili - all'inizio bisogna "scaricare" nello store virtuale del gioco anche le animazioni e i suoni, per dire! A parte le spiritosaggini DLC Quest è un platform piuttosto lineare, in cui si va avanti raccogliendo monete con cui sbloccare i vari poteri (doppio salto, armi varie...) con cui proseguire nell'avventura. Niente di che alla fine, ma complessivamente ben fatto, e l'idea di base gli dà una marcia in più.

GIUDIZIO BREVIS: 4/5
Una recensione più estesa qui!

Sins of the Flesh (80 MP / 0,96 euro)
Dopo Fatal Seduction, i Silver Dollar tornano con un altro "psico thriller": in questo Sins of the Flesh impersoniamo un tizio la cui anima è contesa tra inferno e paradiso, e che deve cercare di sfuggire ad angeli e demoni mentre cerca di tornare sulla Terra. La struttura è la stessa di Fatal Seduction: gameplay semplice con narrazione parlata e intrigante in sottofondo, solo che stavolta il gameplay è ancora più semplice (tutto ciò che si deve fare è sparare ai nemici neri con lo stick sinistro e a quelli bianchi con lo stick destro, oltre a fare di tanto in tanto delle "scelte"). Esteticamente molto gradevole e d'atmosfera, in definitiva questo Sins of the Flash punta allo stesso pubblico di Fatal Seduction, ma forse in maniera un po' troppo furbetta e patinata per lasciare davvero il segno.

GIUDIZIO BREVIS: 3/5
Provatelo se vi intrigano le robe psicostrane!

MOTOJUMP (80 MP / 0,96 euro)
In questo MOTOJUMP si fa quello che si può intuire dal titolo - si zompa con la moto da una rampa, cercando di atterrare tutti interi e magari di fare qualche trick mentre si è in volo. Se il salto riesce, si passa al livello successivo, dove la distanza da percorrere in volo aumenta. Grafica monocromatica carina, giocabilità buona, ma un po' troppo elementare.

GIUDIZIO BREVIS: 2/5
Certo se ci fosse stata la possibilità di trasformarsi nella testa di Jeeg in volo...

StarBeam (80 MP / 0,96 euro)
C'è un'unica cosa che devi davvero curare quando crei un clone di Defender: lo scrolling. Un clone di Defender deve scorrere orizzontalmente con la stessa fluidità e velocità con cui i grissini tagliano i tonni. Purtroppo invece questo StarBeam ha uno scrolling oscenamente scattoso, per cui tutto l'entusiasmo degli sviluppatori - che si vede in tanti piccoli dettagli - diventa inutile.

GIUDIZIO BREVIS: 1/5
Un'opera prima a tratti promettente, ma rovinata da un unico, grande difetto.