Inizia ufficialmente la stagione che conterrà l'adattamento del ciclo di storie che, innegabilmente, ha fatto fare il salto di qualità al fumetto. Grande pressione e grandi aspettative dunque, ma dopo aver finito di vedermi questa puntata la sensazione preponderante è che ci sia il rischio che tutta l'operazione si avviti su sé stessa.

Questo episodio d'esordio non è male: è ben girato, le scene d'azione si fanno valere (anche se un po' tendono al pacchiano videogiocoso), è splatter al punto giusto, ed è evidente che, in fondo, ci si impegna. I problemi principali sono due: da un lato, tra una scena d'azione e l'altra il ritmo non è che cala... si ferma proprio, con la gente che fa conversazioni in stile festa smorta dove tutti s'aspetta di tornare a casa. Dall'altro, chi come me ha già letto il fumetto sa già dove si andrà a parare, e per un prodotto che fa dei colpi di scena e dei cliffhanger uno dei suoi maggiori punti di forza, è un difetto non da poco...

Certo, alcuni dettagli sono diversi, ma è evidente come ci sia bisogno che questo telefilm trovi una propria strada, o che per lo meno lavori sui dialoghi, che in questa puntata hanno raggiunto nuove vette di piattezza. Da segnalare Carl che, coi capelli lunghi, segnala il suo essere ormai uomo vissuto e non più bimbominkia, e che come bonus parla pure di meno: un passo avanti da non sottovalutare. Per il resto, aspettiamo di vedere come evolverà il tutto...


PREVIOUSLY, ON TELEFILM REVIEWS: Person of Interest (Stagione 1)