POTEVAMO STUPIRVI CON EFFETTI SPECIALI... ma noi siamo Recensopoli, la qualità incostante nel tempo. Se queste parole vi suonano familiari, magari vi suonerà familiare anche Deflektor, puzzle game dell'87 in cui si dovevano orientare degli specchi per condurre un raggio laser da un punto all'altro di una serie di livelli. Questo Cathode Rays è un po' il Deflektor del nuovo millennio, con tanto di grafica psicopatedelica e musica elettroambientrance di sottofondo.

Invece di controllare degli specchi, in questo gioco si controllano direttamente i raggi, che convergono tutti sul puntatore del mouse e devono essere portati dal punto di partenza (un triangolo in wireframe) a quello d'arrivo (uno o più triangoli solidi).

DAI CHE CI SIAMOOOHHH
A complicare quello che sarebbe un banale esercizio di stabilità del polso intervengono le varie barriere presenti nei livelli, che se intercettano un raggio dello stesso colore lo bloccano senza conseguenze, mentre se beccano un raggio di colore diverso lo annullano costringendo a rifare tutto daccapo. Dopo un po' di livelli cominciano ad apparire pure barriere semoventi, specchi e altre diavolerie, ché un puzzle game deve sempre tendere alla massima entropia.
Complicatezze
Perché dovrei giocare a Cathode Rays invece di guardarmi Buona Domenica?
Perché almeno così il mal di testa viene per un motivo nobile.

UN CLIC QUI E LA DOMENICA PASSA!

BONUS 1 NOI SIAMO SCIENZA:
E non fantascienza...!


BONUS 2 GIOCO DI SPECCHI:
Deflektor, il gioco riflessivo (qui nella versione per lo spocchioso Spectrum):