Fixation è il prequel di The Company of Myself, e come quest'ultimo è un puzzle platform. Le meccaniche però sono differenti, e si basano sulla possibilità, da parte della protagonista, di usare il fumo della propria sigaretta per interagire con i diversi meccanismi presenti negli scenari.

Il tutto è realizzato con estrema cura e pulizia: per le musiche torna David Carney, mentre la grafica è affidata (con risultati eccellenti) a Ben Jelter.

Mentre si gioca i personaggi confabulano strani e arcani pensieri
Tutto il resto è opera di Eli Piilonen, che come nel suo precedente titolo mostra un ottimo senso del level design, sfrutta in più occasioni dei comprimari guidati da una intelligenza artificiale più che adeguata, e carica il gioco di elementi narrativi e sottotesti più o meno liberamente interpretabili.

Perché dovrei giocare a Fixation invece di fissarmi a fare altro?
Perché Fixation aiuta a fissarsi sulle proprie fissazioni!

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Ogni tanto si viene accompagnati da (più o meno) loschi figuri

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(via IndieGames.com)