Cari amici, ammettiamolo: quando ci chiedono "Qual è il tuo film preferito di tutti i tempi?" la nostra più sincera risposta sarebbe COMMANDO! o ROCKY IV! o KICKBOXER: IL NUOVO GUERRIERO!

Purtroppo viviamo in una società dove il chiodo che spunta si becca la martellata, per cui quando capitano domande del genere via a sbrodolare i soliti film di Kubrick, Moretti, Tarkovskij, "l'occhio della madre", "la pulizia del bianco e nero", "l'espressività del cinema muto" etc.

Per questo Recensopoli inaugura oggi IL FILMONE, la nuova rubrica che recupera le gemme cinematografiche ingiustamente sepolte sotto tonnellate di chiacchiericci da salotti bene. Ovviamente ci voleva una partenza ninja e per questo il filmone di oggi è Ninja la furia umana.

Un po' di storia: nel 1981 esce L'invincibile ninja, una cagata sovrumana con protagonista UN NINJA INTERPRETATO DA FRANCO NERO:

Il ninja col baffo
Antagonista del baffuto ninja occidentale è ovviamente un altro ninja, interpretato da Sho Kosugi. Kosugi è uno che se non avesse fatto l'attore avrebbe fatto davvero il ninja: qualcuno se ne accorge e così per Ninja la furia umana (ufficialmente seguito de L'invincibile ninja, ma in realtà è un film a sé stante) gli si affida la parte del protagonista, e già che c'è Sho si porta pure il figlio:
"Figlio, impara la tecnica del finto pisolino ninja"
Specularmente rispetto a L'invincibile ninja, in questo film la parte del cattivo la fa un ninja occidentale, che è in combutta con un po' di soliti mafiosi italoamericani per storie di droga. Com'è come non è il ninja cattivo litiga coi mafiosi e comincia ad ammazzarli tutti. La polizia brancola nel buio e Sho si ritrova invischiato nel mezzo perché il ninja cattivo usa le statuette della galleria d'arte di Sho per nasconderci dentro dell'eroina.
Quindi il nostro eroe se la dovrà vedere sia con il ninja cattivo, sia con la mafia e relativi sgherri, tra cui un gruppo di fan dei Village People
Il bello di Ninja la furia umana è che è la summa perfetta e irripetibile di tutto ciò che rende un ninja figo. Il film parte alla grande con un attacco di ninja maligni che sterminano la famiglia di Sho, e lui per tutta risposta li fa fuori uno ad uno (anche perché come da migliore tradizione dei film di arti marziali, i nemici attaccano uno alla volta mentre gli altri intorno sembra che gli scappi di andare al bagno):


Ovviamente dedichiamo un minuto di attonito e silenzioso stupore per le tre frecce a 0:42, per il tizio che furtivamente spunta fuori dall'acqua URLANDO E RESTANDO IMPALATO ad aspettare le suddette frecce, e soprattutto per il ninja che inspiegabilmente e contro ogni logica nel mezzo del combattimento si mette a fare la bandiera con la canna di bambù a 1:19.

Insomma, in questo film c'è tutto l'immaginario ninja, che ad esempio si sa che i ninja sono assassini silenziosi e furtivi, ma chissà com'è ogni volta prima di attaccare devono anzitutto far vedere l'arma all'avversario, poi fare un paio di urli e ALLA FINE sferrare il colpo. Perché i ninja hanno un onore, onore che si tramanda di generazione in generazione e infatti vediamo di seguito LA NONNA NINJA, madre del protagonista (notare anche la presa delle due dita di Hokuto del ninja maligno):


Il nostro Sho (che nel film, fantasiosamente, si chiama Cho) è anche eroe del popolo e infatti quando sorprende i fan dei Village People mentre gli stanno svaligiando la galleria d'arte s'incazza di brutto e dà vita alla versione ninja di TABACCAIO REAGISCE A RAPINA E METTE IN FUGA I MALFATTORI:


Il meglio comunque si ha nel finale, dove ovviamente Sho si scontra con il ninja maligno. Dopo aver raggiunto il tetto del grattacielo dei mafiosi (eliminandoli tutti nel frattempo) finalmente capiamo perché SOLO UN NINJA PUÒ BATTERE UN ALTRO NINJA (notare all'inizio il secondo salto, che da clamorosa culata si trasforma in un perfetto atterraggio ninja):


Perché dovrei guardarmi Ninja la furia umana invece di partecipare alla rassegna "IL CINEMA COME METASOSPENSIONE DELL'ES" del circolo ARCI di Case Zampiga (FC)?
Perché nel film il ninja maligno mostra come ipnotizzare le gnocche.
"A me gli occhi!"