Insomma, comincia questa nuova webserie dedicata a un videogioco, dopo l'esperimento di Mortal Kombat: Legacy (giudizio brevis a proposito di quest'ultimo: mediamente nakagata, ma il combattimento del finale di stagione è fighissimo). Povero di budget, ma forte della presenza della reginetta dei nerd Felicia Day, questo Dragon Age: Redemption ci prova e in qualcosa ci riesce pure, ma alla fine purtroppo non si può proprio dire che colga pienamente nel segno.

Il problema è proprio la Day, evidentemente più a suo agio nei panni della timidina un po' insicura che gioca a World of Warcraft, piuttosto che in quelli dell'elfa guerriera e spaccona. È proprio a livello di espressività e di mimica del corpo che non ci siamo, specie perché tutto il resto del cast è invece molto più calato nel ruolo. È come quella puntata di Friends dove c'era Brad Pitt come guest star e si vedeva lontano un miglio che come stile recitativo non c'entrava una benemerita con gli altri.

Per cui diciamo che mentre Felicia sembra uscita da una puntata di Xena, il resto del cast non avrebbe sfigurato in una comparsata ne Il signore degli anelli. Se il tutto fosse stato virato verso la farsa, come appunto avveniva in Xena, le cose avrebbero ancora potuto funzionare, ma il fatto è che in realtà Dragon Age: Redemption si prende ampiamente sul serio - e con risultati neanche malvagi, va detto - ma non appena entra in scena la Day ogni sospensione dell'incredulità svanisce. A questo punto non rimane che vedere le altre puntate: potrebbe comunque rivelarsi un capolavoro del nonsense!