Garth Ennis' Jennifer Blood è, per i primi sei numeri, una classica storia alla Ennis: humour nero, sboccataggine, violenza, ma anche senso della lealtà e dell'onore. La protagonista di giorno è una casalinga con tanto di famigliola felice e casetta con giardino, ma di notte diventa una killer spietata impegnata a vendicarsi di una serie di mariuoli, per ragioni che vengono svelate poco a poco. Questo per i primi sei numeri, perché dopo...

...dopo Garth Ennis' Jennifer Blood mantiene il nome dell'autore irlandese nel titolo, ma passa sotto la gestione di Al Ewing, altro scrittore britannico, che lentamente trasforma la protagonista in una pazza psicopatica, finendo per diventare molto più Ennis di Ennis. E in realtà devo dire che in questa versione il fumetto diventa molto più interessante: è la prima volta che mi capita di leggere qualcosa con protagonista un personaggio femminile così odiosamente privo di qualità che lo redimano.

Certo, un po' di caratterizzazioni e di situazioni diventano un po' inconsistenti col passaggio di consegne, ma ci si passa sopra, perché la protagonista diventa proprio la tipica figura che si ama odiare. Da tenere d'occhio.

I disegni della serie non sono memorabili, le cover di Tim Bradstreet invece...

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