Tempo fa circolò la notizia che la prossima Xbox avrebbe potuto presentarsi in configurazioni multiple, distinte non solo per dettagli tutto sommato accessori come la capienza dell'hard disk o la presenza o meno di collegamenti audio/video e di rete, ma anche per elementi chiave quali la potenza di CPU e GPU. All'epoca liquidai la notizia come innocua e poco probabile, ma ultimamente comincio a credere che potrebbe invece rivelarsi pienamente fondata...

Oggi il caso ha voluto che un post che ho scritto per Indie Vault finisse tra i temi caldi su Google+. Ciò ha portato ad una marea di commenti fatti da gente poco informata, superficiale, sbrigativa e con una certa refrattarietà alle regole dell'ortografia... in una parola, la cosiddetta "massa".

Questa è la gente a cui puntano i produttori di console, non gli appassionati super informati, che magari fanno gli schizzinosi per un frame saltato o per qualche riflesso in meno. Questa è gente che neanche se ne accorge se un gioco gira a 720p o 1080p, o a 60 frame al secondo piuttosto che a 30.

Questa è gente che magari gli fai vedere Gears of War prima e Shadowgun dopo, e ti dice "ah! ma è lo stesso gioco!". Del resto, con quest'ultima generazione, fatta di engine multipiattaforma che hanno appianato ancora di più le differenze già non troppo marcate tra i vari sistemi, non è che ci sia molto da dargli torto.

Chiediamocelo: qual è l'utenza vera di una console?

Un tempo i produttori guardavano alle lettere degli appassionati per avere un feedback. I giochi includevano cartoline con questionari di gradimento da compilare e rispedire alle software house, in cambio magari di qualche disco demo.

Forse qualcuno per un po' si è illuso che l'acquirente tipo di videogiochi fosse quello che veniva delineato da queste cartoline. Forse, qualche tempo dopo, quello stesso qualcuno si è illuso che il giocatore tipo fosse quello che si vedeva pascolare nei forum specialistici.

Poi però sono arrivate le statistiche esatte al millesimo sull'utilizzo VERO dei giochi, e i produttori si sono meravigliati. E sono arrivati Facebook e gli altri social network, dove la gente si esprime senza filtri e senza pudore, e ti dice per filo e per segno cosa le piace e perché, facendosi profilare dalla testa ai piedi. E via di altra meraviglia.

E magari ancora non ci si credeva, ma allora sono arrivati prima il Wii, e poi gli smartphone, a dare una robusta svegliata a tutti.

Se la situazione è questa, che senso ha sbattersi per creare un hardware delle cui potenzialità non fregherà niente alla maggior parte dei suoi acquirenti?

Se la prossima Xbox arriverà in più varianti, la massa si comprerà la variante economica, e l'appassionato magari spenderà l'extra per avere l'hardware più potente. I giochi perderanno qualche frame sulla variante economica, gireranno ad una risoluzione più bassa, ma il suo acquirente tipo neanche se ne accorgerà.

Microsoft (o chi per lei) dovrà solo lavorare di marketing e PR, per rabbonire gli "hardcore" inferociti, e per dire ai casual "non sprechiamo la tecnologia con voi" in maniera dolce e rassicurante.

Qualcuno, del resto, l'ha già fatto. In questa generazione la vera console è stata l'Unreal Engine, con l'Xbox 360 come variante cheap, la PS3 come variante cheap col case diverso, ed il PC come variante "hardcore"...

E cosa ha fatto Epic? ha ripetuto come un mantra che l'Unreal Engine è super ottimizzatissimo per tutte le piattaforme su cui gira, al punto che Infinity Blade II su iPad è come Batman: Arkham City su PC.

E onestamente, un po' ci abbiamo anche creduto tutti, non è vero?

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