Dici platform e subito ti viene in mente Super Mario Mamma Mia It's Me, ma alcune produzioni indie hanno dimostrato che il genere può prestarsi anche ad atmosfere di maggior spessore. La strada l'ha aperta l'osannatissimo Braid, ed è stata percorsa anche dal controverso Limbo, che per inciso a me è piaciuto molto.

Anche le più povere lande dei giochi indie gratuiti su PC hanno beneficiato di titoli simili: uno ad esempio è quel Don't Look Back di cui già si è scritto da queste parti. Un altro è questo recente suteF, vero e proprio giuoiellino nonché ultimo episodio di una saga di cui l'autore, Ted Lauterbach, ha già fatto uscire altri due capitoli.

In suteF controlliamo un omino azzurrognolo attraverso una serie di schermate fisse contenenti diversi enigmi tipicamente platformici (sposta la cassa, attiva il laser...). Il gameplay non è però scontato: alcune meccaniche (cadendo in basso si riappare in alto, passando su determinati switch si inverte la gravità cadendo verso l'alto...) apportano una ventata d'innovazione al tutto.
Che manco fosse Strider
Ciò che più colpisce però è l'atmosfera: l'ambientazione è una specie di inferno/limbo, immerso nell'oscurità e popolato di presenze inquietanti. Talvolta si vedono ammassi di cadaveri di altri esseri simili al protagonista, capita di incontrare strane entità, ed in generale la narrazione molto minimalista lascia ampio spazio all'interpretazione. Tra l'altro, l'autore ha dichiarato che la storia che aveva in mente era molto più banale delle interpretazioni che sono state partorite da chi ha giocato al titolo (ed ha dichiarato anche che gli episodi precedenti lasciavano molti meno interrogativi, per cui giocandoli si potrebbero trovare elementi utili alla comprensione di quest'ultimo).
Uno degli strani incontri in suteF
Come nella migliore tradizione in questo genere di platform, la narrazione si avvale anche del gameplay stesso: alcuni enigmi andranno risolti interagendo con altri personaggi, ed il protagonista avrà a sua disposizione abilità diverse in accordo allo svolgersi degli eventi - ad esempio, dopo una caduta rovinosa non sarà più in grado di muoversi con agilità e di saltare, ed in certi punti del gioco sarà dotato di un rampino con cui raggiungere le piattaforme e gli oggetti più distanti.
È un mondo crudele
Ciò garantisce una buona varietà, che si accompagna all'ottima atmosfera, supportata da una pregevole grafica 8 bit e da un comparto audio che puntella il costante (ma pregno) silenzio con effetti sonori che sottolineano il senso di smarrimento del giocatore. La voglia di vedere quali stranezze (e quali sorprese) riservi il prosieguo dell'avventura spinge ad andare avanti, e la presenza di alcuni segreti sparsi qui e là tra i livelli potrebbero portare a rigiocare quello che è un titolo discretamente longevo per essere gratuito (siamo sulle due/tre ore di durata).
Alcuni enigmi possono bloccare il proseguimento del gioco anche per diverso tempo
suteF supporta pienamente i gamepad (ma si lascia giocare bene pure con la tastiera) e si scarica da qui, dove è possibile anche provarlo direttamente online (ma consiglio comunque d'installarlo perché giocandoci online non si può salvare). In definitiva un'ottima prova dell'autore, che regala (letteralmente) qualche ora di intrattenimento cupo e inquietante confezionato a regola d'arte.
E anche diverse ore di seghe mentali per interpretare la storia
PRO:
Grande atmosfera
Gameplay vario
Narrazione legata al gameplay

CONTRO:
Finisce
Ma sicuramente l'autore ne farà un seguito
Ci sono sempre gli episodi precedenti per ingannare l'attesa (anche se sono quasi delle beta di questo qui)

GIUDIZIO FINALE: 8
Perché anche i platform possono avere un'atmosfera alla Silent Hill.

BONUS LONGPLAY EDITION:
Per i più pigri che vogliono JUST PRESS PLAY ON TAPE: