Beh ragazzi che dire? Mentre il PSN è ancora offline, non solo l'XBox Live Gold è gratis per tutti fino al 25, ma oggi è pure partita la beta del multiplayer di Gears of War 3 (per tutti quelli che l'hanno preordinato, anche se chi aveva comprato la limited edition di Bulletstorm ci stava giocando già da una settimana).

E così, mentre probabilmente a Redmond stanno festeggiando alla grande, ed il network Sony ancora non si sa che fine farà, il sottoscritto si è sottoposto in sacrificio per voi ad una sessione di metà giornata con questa beta.

Partiamo dall'inizio: al momento (Epic ha detto che in futuro arriveranno nuovi contenuti) sono disponibili due modalità di gioco: deathmatch a squadre, e "King of the Hill" (in cui bisogna impossessarsi di determinati punti della mappa e poi difenderli).

Una volta scelta la modalità di gioco, parte il matchmaking, che sembra funzionare un po' meglio rispetto al precedente capitolo, ma che soprattutto invece di mostrare un generico "ricerca in corso" scende più nel dettaglio e segnala quando vengono controllati i match disponibili, quando finalmente se ne trova uno adatto, e infine quanti giocatori mancano per partire.

Le attese per trovare l'allegra cumpa di amici online sembrano un po' meno lunghe del solito
La seconda novità è che prima di iniziare il match viene mostrata una mappa dall'alto della zona in cui ci si andrà ad avventurare, con segnati i punti di respawn, la posizione delle armi ed altri dettagli utili. Questa mappa non è disponibile durante il gioco, ma la si può consultare quando si viene uccisi e si è in attesa di rientrare in partita - in questo caso vengono segnalate anche le posizioni di tutti i giocatori.

Altra novità è che tenendo premuto LB durante l'azione vengono mostrati non solo i compagni di squadra, ma anche la posizione delle varie armi. A proposito di armi, ce ne sono un bel po' di nuove: il Retro Lancer è meno preciso del Lancer normale, ma tenendo premuto B si può iniziare a correre caricando con la baionetta in direzione del nemico da infilzare.
Il bayonettoso Retro Lancer
Il fucile a pompa, potentissimo nel capitolo precedente, ora fa leggermente meno male, ed è stato affiancato da una nuova versione a canne mozze che uccide in un colpo solo, ma ha una gittata limitatissima e tempi di ricarica biblici.

Altre novità sono il Digger Launcher, che crea una frattura lineare nel terreno, supera i ripari ed esplode pochi istanti dopo, e le granate incendiarie. Il comportamento della motosega del Lancer è leggermente diverso dal solito: mentre nei capitoli precedenti il Lancer veniva abbassato in caso di colpi nemici, adesso questo succede solo durante la fase di avvio della motosega, dopodiché si può procedere (energia permettendo) anche sotto piogge di proiettili nemici. A proposito di energia, quando un nemico è prossimo a cedere viene segnalato con un'icona sulla sua testa, in modo che anche i compagni di squadra possano concentrare il fuoco su di lui.
La motosega sarà pure niubba, ma come possiamo vedere piace alle femmine
Le mappe disponibili sono al momento quattro: uno stadio, una cittadina di mare deserta, un centro commerciale ed una zona industriale. Soprattutto lo stadio e la cittadina mostrano una scenografia inedita per la serie, con colori vivi e brillanti al posto del solito grigiume.

Anche il deathmatch a squadre ha subito dei cambiamenti: mentre prima ogni team aveva un leader che andava protetto - pena il blocco dei respawn dopo la sua morte - adesso ogni squadra semplicemente ha un numero fisso di respawn, comune a tutti i membri, esauriti i quali ogni morte è definitiva.
Come al solito Gears incentiva il lavoro di squadra
La modalità King of the Hill invece prevede un numero infinito di respawn, ed in generale garantisce match più lunghi, anche se dopo un po' si va in modalità "overtime" ed il tempo richiesto per conquistare i vari punti della mappa diminuisce.

Ciliegina sulla torta, finalmente Gears si tinge un po' di rosa e dopo una decina di partite è possibile sbloccare Anya Stroud, giusto per variare un po' la visuale ed avere un bel sedere tornito davanti agli occhi invece dei soliti culoni muscolari di Marcus e compagnia (a proposito, a Dom è cresciuta la barba).
Pensavate che avrei messo una foto del sedere di Anya, eh? E invece eccovi il barbone di Dom
In generale le robe da sbloccare sono parecchie: oltre ad altri personaggi aggiuntivi, ci sono a disposizione diverse colorazioni per le armi, e ogni partita garantisce un minimo di punti esperienza - anche se non si è fatto altro che farsi ammazzare - il che stimola a proseguire e crea l'effetto "un'altra partita e poi smetto". Se ci si disconnette durante un match, invece, si viene penalizzati di un po' di punti.

In conclusione l'impressione è pienamente positiva, e chiunque apprezzi il gameplay massiccio e pesante di Gears si ritroverà pienamente soddisfatto (anche se magari chi è abituato a fare sfaceli con il fucile a pompa in Gears of War 2 potrebbe storcere un po' il naso per il leggero depotenziamento dell'arma).
"Anche se sono una donna so combattere!!!"
GIUDIZIO PROVVISORIO:
LA MOTOSEGAAAHHH!