Se nel caso del primo numero del reboot di Action Comics la curiosità era di rivedere Grant Morrison alle prese con Superman, per questo Hawk & Dove invece l'interesse era nel reincontrare i generosi, deformi, lineecinetici disegni di Rob Liefeld. E insomma, Rob è sempre lui - anatomie fantasiose e personaggi sempre uguali e sempre nelle solite due/tre pose - però dai, alla fine poteva andare molto peggio.

Personalmente mi sono approcciato a questo Hawk & Dove con uno spirito molto LOL, così che di fronte a certe vignette - un'annunciatrice TV nelle prime pagine, ad esempio, ha occhi, bocca e naso piazzati a caso sulla faccia - di fronte a vignette così (e non sono poche) mi è scappata la risata al posto del Giusto Ribrezzo dell'Intenditore. E così ho finito per leggermi questa storiella con la leggerezza con cui si guardano certi filmoni anni 80 - pieni di difetti, ma alla fine poco impegnativi e anche gustosi nella loro semplicità e nella loro assenza di pretese.

Del resto Rob ha i suoi momenti - le scene d'azione, per quanto caciarone, gli vengono sempre spettacolari, c'è poco da dire - e la sceneggiatura di Sterling Gates fa il suo dovere, scorrendo liscia e permettendo a Liefeld di disegnare le sue solite splash page e i suoi soliti palestrati con 145 denti digrignati. In conclusione, se odiate Liefeld passate pure oltre - se invece volete un fumettino facile e il disegnatore californiano non vi provoca colite e orticaria, dateci un'occhiata: come guilty pleasure ci sta tutto.

La PUTENZA di Liefeld