Se questo post fosse un numero di Zzap!, sarebbe uno di quei numeri un po' tristi senza giochi particolarmente belli e con solo una medaglia d'argento stiracchiata, messa lì giusto per rallegrare un po' l'atmosfera. Del resto chi si avventura nelle lande dei giochi indie sa che ne deve mangiare tanto di pane tosto prima di addentare qualche prelibatezza, per cui assicuratevi di essere in regola col dentista e avventuratevi con noi nella raccolta di avanzi della settimana prima (alcuni ancora un minimo commestibili, per fortuna) che caratterizza questa seconda puntata di XBOX LIVE INDIE BREVIS, la rubrica dedicata al giocatore retromasohipster!

The Red Ring of Death
Alias "primi passi col marketing". Questo titolo riecheggia il temuto Red Ring of Death della 360, e la sua descrizione parla di "un mondo parallelo in cui a volte le console si friggono" in cui bisognerà comandare una specie di entità virtuale per sconfiggere bug software e malfunzionamenti vari. Alla fine è un incrocio tra un twin stick shooter ed un corri&zompa alla Canabalt, nel senso che si controlla questa specie di carrarmato che va avanti da solo, direzionandone lo sparo con lo stick sinistro e saltando al momento giusto per evitare le buche. Potenzialmente poteva pure essere un buon concept, ma la realizzazione è stentata, la difficoltà frustrante ed il ritmo scialbo. 80 MP/0,96 euri da tenersi stretti.

Avatar Rail Panic
Evvai, un altro gioco con gli avatar! In Avatar Rail Panic il compito del nostro alter ego super deforme(d) sarà di correre sui tetti di una serie infinita di vagoni ferroviari evitando ostacoli vari, costituiti in massima parte da barili rotolanti di vari colori da saltare premendo il pulsante del colore corrispondente sul pad. Ogni tanto capita qualche cassa da distruggere premendo due volte il tasto A, ed alcuni ostacoli possono solo essere evitati spostandosi dall'una all'altra delle tre colonne su cui il nostro avatar potrà correre. Nel mentre, si raccolgono monetine. Gli screenshot mi avevano fatto sperare per un attimo in un Express Raider redivivo, ma alla fine si tratta di una rivisitazione di Guitar Hero con i barili al posto delle note e qualche altro extra. Risparmiatevi gli 80 MP (0,96 euri, come al solito).

Cosmic Caverns
"Stuntman Joe si è perso nello spazio. Riuscirà a trovare una via d'uscita?". Cosmic Caverns tutto sommato è un giochino realizzato con cura: si controlla questa navicella stando attenti a inerzia e gravità (pensate a PixelJunk Shooter) e cercando di non toccare niente, che dopo due/tre urti va tutto in frantumi. Ventidue livelli, musica classica di sottofondo, e riquadretto in basso a sinistra col protagonista che elargisce perle di saggezza. Carino, costa poco (i soliti 80 MP/0,96 euri), ha un certo carattere e sicuramente è meglio di tanta altra monnezza indie per 360, però insomma, a conti fatti niente di speciale.

Niji
Dopo anni e anni passati a videogiocare pensi di averle viste tutte, e invece no! In Niji comandiamo un pesce arcobaleno che deve salvare l'amata dalle grinfie di una nuvola che l'ha rapita. Per raggiungere il fellone bisognerà saltare di nuvola in nuvola e salire di quota il più rapidamente possibile. Con la A si fanno salto e doppio salto, ma da alcune nuvole partono delle cascate, che si possono risalire più velocemente premendo rapidamente sempre il tasto del salto. Dopo un po' però l'energia per il "nuoto" si esaurisce: per ricaricarla o si aspetta (ma se si aspetta troppo si rischia di toccare il bordo inferiore dello schermo, con conseguente game over) oppure si fanno piroette tra un salto e l'altro premendo la B. Il classico arcade che prende una trovata e la porta a compimento in maniera egregia, grazie anche all'ottimo comparto grafico/sonoro di stampo orientaleggiante. Non un capolavoro forse, ma di sicuro un bel prodottino, giocabile anche in multiplayer locale, per 80 MP/0,96 euro. Dateci un'occhiata.