BloodRayne: Betrayal è un picchiaduro bidimensionale con una forte componente platform, in cui s'impersona la rossa e vagamente zozza vampira Rayne, che torna sulle scene dopo che da un po' se n'erano perse le tracce. Questo quasi reboot riesce a metà: se da un lato la grafica è eccellente e il sistema di combattimento è vario e soddisfacente, dall'altro i movimenti della protagonista tendono a soffrire di un'eccessiva inerzia, e, soprattutto, il level design non riesce mai a spiccare il volo.

L'inerzia dei movimenti di Rayne ne rende il controllo problematico, ma dopo un po' ci si fa la mano. C'è comunque da dire che ho giocato la versione PS3 e ho usato la precisa croce direzionale del pad Sony: mi fosse toccato di usare il pad 360 probabilmente avrei avuto maggiori difficoltà a padroneggiare la vampiressa. La cosa sarebbe stata abbastanza grave, visto che il gioco è abbastanza difficile, e alcune sezioni - specialmente alcuni passaggi platform - richiedono un'estrema precisione e soprattutto un'estrema padronanza dei comandi.

Il vero problema di BloodRayne: Betrayal comunque non sono i controlli - a cui ci si abitua - né la difficoltà, che in fondo rende la sfida più interessante. Il vero problema di BloodRayne: Betrayal è che nell'arco dei suoi quindici livelli manca un acuto, un momento memorabile, una sequenza davvero coinvolgente... il gioco non si risparmia in trovate e tocchi di classe, e fa tutto per bene, però non riesce mai a decollare veramente. Per dire, Outland è molto più blando nelle sue fasi standard, però si riprende alla grandissima negli scontri coi boss. Qui invece la media è molto più alta, ma manca completamente una scena madre che convinca al 100%. In definitiva, esecuzione eccellente, gran cura dei dettagli, ma quadro generale un po' piatto.