Ancora zombie? Ebbene sì, ma questa volta in salsa anime. Highschool of the Dead nasce (come tante produzioni nipponiche) come fumetto (pubblicato anche qui in Italia), scritto da Daisuke Sato e illustrato da suo fratello Shoji. La versione animata è invece opera della MADHOUSE, studio d'animazione giapponese dal lungo e prestigioso curriculum, che va da Jenny la tennista a Death Note.

Come sono gli zombie in versione anime? Tanto per cominciare sono circondati da tette e culi: non a caso Shoji Sato ha anche una certa esperienza come disegnatore di hentai.

Per quanto infatti Highschool of the Dead non sia strettamente un hentai, se esistesse una linea di demarcazione tra ciò che è pornografia e ciò che non lo è questo titolo starebbe lì a ballarci sopra e a saltellare furbetto da una parte all'altra quando pensa che nessuno lo guardi.
L'arte dello sbircio scorre potente in Highschool of the Dead
Le protagoniste femminili sfoderano tutte dei davanzali che vanno dal grosso all'enorme, e chi ha familiarità con un qualsiasi Dead or Alive riconoscerà sicuramente la particolare interazione tra forza di gravità e masse sferiche che questo anime sfoggia. Ovviamente non manca l'attenzione anche per le altre parti del corpo femminile: ogni due inquadrature ce n'è una che va a indagare tra le natiche di queste dolci liceali giapponesi.
Per due/tre INTERI episodi le protagoniste girano mezze nude TUTTO IL TEMPO, ovviamente solo perché non trovano vestiti di ricambio adatti
Highschool of the Dead non è però solo tette e culi (anche se con l'esimio collega ormai lo chiamiamo "il cartone degli zombie porcelloni"). Nelle 12 puntate che compongono questa serie abbiamo l'ennesima riprova di come in oriente si riesca molto più facilmente che dalle nostre parti a uscire dagli schemi, mischiando azione, suspense, tette, culi, commedia e horror senza per questo sfornare un guazzabuglio inguardabile.

La serie ha un ritmo veloce e i toni oscillano continuamente tra il drammatico ed il farsesco, anche se, come sarà ormai chiaro, in realtà si oscilla dal dramma+tette alla farsa+culi.
Grandi personalità
I protagonisti sono quei caratteri tipici che abbiamo imparato a conoscere in anni e anni di cartoni animati giapponesi: c'è il leader buono in tutto e specializzato in niente, la tipa generica che rappresenta il flirt principale del leader, il cicciobomba nerd/otaku con la passione per le armi, la figlia di ricconi acida e intellettualoide e col pallino di dover sempre dimostrare di essere la meglio, la tipa taciturna esperta di arti marziali che però "anch'io sono una donna" (giudicate voi, è quella coi capelli neri violacei nella foto più sopra), e infine la tipa adulta e svampita, ma che finisce sempre per essere fondamentale (e che detiene il record di circonferenza della cassa toracica, come potete constatare dalla foto in alto).
Ricordiamo che in Highschool of the Dead ci sono anche gli zombie
L'improbabile gruppo si ritroverà a far fronte alle tipiche situazioni zombiesche: fughe disperate, ricerca di ripari, gente che sbrocca, e così via. Lo stile non diventa mai però troppo cupo (siamo lontani dall'angoscia di un The Walking Dead). C'è sempre lo spazio per qualche intrigo sentimentale (nella fattispecie, tutte si vogliono inspiegabilmente trombare il protagonista), per la scenetta comica (l'otaku si dissangua continuamente dal naso alla vista delle sfacciate forme delle sue compagne di viaggio), e anche per qualche situazione tipicamente giapponese (il padre riccone della tipa acida ad esempio è molto samurai).
Samurai vs Zombies
In conclusione Highschool of the Dead è un ottimo "extra" tra le miriadi di produzioni dedicate ai non morti che circolano ultimamente. Tecnicamente di alta qualità, dal ritmo serrato, con personaggi ben caratterizzati e non ridondanti, e soprattutto permeato di quell'atmosfera tipicamente giapponese che gli permette di mischiare sacro e profano senza problemi. Non un capolavoro, ma certamente un'eccellente distrazione.

PRO:
Tecnicamente ineccepibile
Ritmo serrato
Poliedricità di toni e situazioni

CONTRO:
Qualcuno potrebbe non gradire lo stile nipponico
E qualcun altro potrebbe offendersi alla vista di tette e culi
E il finale aperto potrebbe scontentare un po' tutti

GIUDIZIO FINALE: 8-
L'anime degli zombie porcelloni.