S'era già detto che l'assenza di Nathan era stata ottimamente compensata dalla new entry Rudy, e che le prime puntate della terza stagione avevano rassicurato sulla tenuta della serie. La qualità è rimasta alta anche per le puntate successive, ma il finale farà sicuramente alzare più di un sopracciglio.

Sicuramente il livello della scrittura si mantiene elevato, con alcuni episodi semplicemente eccezionali, e gli intrecci sono gestiti con precisione svizzera. Non convincono troppo però alcune scelte a livello di caratterizzazione dei personaggi - in particolare Alisha e Simon, ormai ad anni luce di distanza dalla loro caratterizzazione iniziale, tendono a rimanere abbastanza sullo sfondo. Ecco, l'impressione che m'è rimasta è che dalla seconda stagione in poi si sia lavorato più sulle storie che sui personaggi, col risultato di piegare spesso e volentieri questi ultimi a necessità di trama.

Il finale lascia abbastanza interdetti, sia per quello che succede, sia per la relativa fretta con cui succede, ma ha il pregio di sgombrare il campo per un nuovo inizio, che forse è proprio ciò che ci voleva per una serie che - ribadisco, pur tenendosi su livelli altissimi - stava cominciando a incartarsi un po' su sé stessa. L'attesa per la quarta stagione è iniziata...

I tempi dei "VOGLIO PISCIARTI SULLE TETTE" sono un lontano ricordo...