L'altro giorno, mentre ero in piedi sul water per attaccare un orologio, sono scivolato sulla porcellana bagnata e ho sbattuto la testa sul lavandino. Quando ho ripreso i sensi ho avuto una rivelazione, una visione scolpita nella mente, un'immagine come quella qui a destra. E mi sono detto: facciamo un bel salto nel passato.

Tuttavia, recuperando la mia vecchia raccolta e aprendo un numero a caso, non solo non mi sono ritrovato immerso in quegli anni, come nostalgia avrebbe dovuto imporre, ma ho addirittura realizzato che molte cose che venivano scritte nelle anteprime sono state poi clamorosamente smentite dai fatti.

Ma facciamo un passo indietro. I videogiocatori più giovani sicuramente non avranno memoria di questa fantastica rivista, eppure, a suo tempo, non esisteva una soluzione migliore per chi voleva avvicinarsi al mondo dei VG. Certo, esistevano altre riviste di successo come ZZAP! e THE GAMES MACHINE, ma la prima era troppo tecnica e con un'impostazione abbastanza entropica (almeno per il sottoscritto), mentre nella seconda c'era 'sta cosa dei redattori che volevano risultare simpatici a tutti i costi (e magari è per questo che è l'unica rimasta in vita).

Grande Giove! Ma questo è un viaggio nel tempo!
La nostra guida al divertimento elettronico preferita conteneva tutte le informazioni che si potevano desiderare sui progetti presenti e futuri del panorama videoludico mondiale, senza lasciarsi scappare interviste, anteprime, cheat e soluzioni (queste ultime ottime per i più pigri e impediti). Sicuramente potrei aprire una rubrica solo per parlare della rivista, ma ciò che invece ora farò sarà leggerne qualche passo e verificarne le previsioni.

K #61
Maggio 1994 (Lire 5.500)

(...) una delle più interessanti novità è senz'altro la nuova console che sta sviluppando Sony. Il suo nome (probabilmente non definitivo) è PS-X (...)

Ok, fin qui ci siamo, promesse mantenute.
Varie opzioni di logo per PSX: ha vinto quella a forma di pene che schizza, con tanto di scroto sotto.
Maledetti messaggi subliminali.
(...) contrastanti invece le voci sul prezzo, anche se è evidente che da qui a settembre 1995 potrebbero cambiare: secondo alcune voci si aggirerà attorno alle 700 mila lire, altri dicono che costerà quanto un Super Nintendo, ovvero 300/350 mila lire.

I primi erano meglio informati.

(...) Molto combattiva anche la Sega che sta preparando un "upgrade" a 32 Bit per il proprio Mega Drive che si chiamerà Mega Drive 32 (fino a poco fa definito, in codice, "Mars"). (...) grazie al quale dovrebbe imporsi il pirotecnico Virtua Fighter. (...) prezzo 350/400 mila lire. (...) Nei primi mesi del '95 verrà invece lanciato un nuovo modello di Mega Drive che incorporerà in partenza la tecnologia MD 32 (...).
"Mega Drive 32" inizialmente si chiamava Mars, un po' come Twix che un tempo si chiamava Raider
L'oggetto uscì in Italia l'anno dopo alla cifra definita, ma si chiamava 32X. La sua versione di Virtua Fighter era assolutamente indecente e anni luce distante da quella da sala giochi. Il progetto si rivelò un terribile flop. Vennero prodotti solo 40 giochi tra cartucce e CD (per i quali era necessario un terzo upgrade, il MEGA CD). Vista la cifra assurda per un oggetto che richiedeva già una console da 300 mila lire, la presenza sul mercato di macchine più potenti come l'Atari Jaguar, il 3DO e il Philips Cd-I (migliori del Mega Drive solo per specifiche tecniche) e l'ormai annunciata uscita della console di generazione successiva, il Sega Saturn, l'upgrade si rivelò un oggetto improponibile.

Il Mega Drive con 32X incorporato venne progettato (nome in codice Neptune) e ne esistono alcuni prototipi, ma non fu mai messo in commercio.
Quanti ne hanno venduti? Nettuno (ah, ah, ah)
Sempre in K news si parlava anche del Project Reality, che sarebbe in seguito diventato il Nintendo 64, sottolineando come per la prima volta Nintendo si sarebbe posta sul mercato senza limiti di censura nei propri giochi.

La cosa si rivelò corretta, ma solo fino a un certo punto, e su 400 titoli prodotti per quella console, probabilmente solo una decina potevano definirsi veramente violenti (Doom 64, Killer Instict Gold, Mortal Kombat... forse Carmageddon 64, ma erano zombie a sangue rosso). Ciò che non avevano previsto è che quella console sarebbe uscita in europa solo 3 anni dopo, quando ormai Playstation aveva già schiacciato tutta la concorrenza.

Come miglior hardware dell'anno veniva premiato l'Atari Jaguar... evidentemente non c'erano molte alternative.

In un'intervista si parlava di System Shock come il gioco che avrebbe stravolto gli sparatutto con il suo sistema a 6 dimensioni, un progetto che doveva prendere il meglio del sistema di controlli di Ultima Underworld e fonderlo con la velocità di Doom, giocando molto sulle atmosfere. Effettivamente l'esperienza fu piuttosto rivoluzionaria e vincente.
Ebbene sì, il videogioco può essere arte!
Buttando un occhio alle recensioni ecco cosa veniva fuori:

Ufo Enemy Unknown 934/1000: più che meritato, gran gioco.

Elfmania 905/1000: un voto che non si è riflettuto sulle vendite. Grafica carina, ma terribile da giocare. Oggi sarebbe improponibile anche come indie game gratuito.

James Pond 3 800/1000: certo non il capitolo più riuscito della saga, piacevole, ma poco colorato e sopratutto poco innovativo per il mercato Amiga.
Se solo esistesse un blog che facesse a breve un post sull'Amiga...
Ravenloft: Strahd's Possession 845/100: ennesimo gioco della SSI basato sulle regole e le ambientazioni di Advanced Dungeon's & Dragons, ma per la prima volta con sistema di movimento a 360 gradi anziché a passi. Come al solito perfetto per gli amanti dei giochi di ruolo, ingiocabile e noioso per tutti gli altri.

Corridor 7 790/1000: un bruttissimo sparatutto in stile Doom, ma con la grafica e la giocabilità più simile a Wolfenstein 3D: con un 386 a 16MHz già ci si poteva giocare.

Super Wing Commander 915/1000: prima che il porting cinematografico ne distruggesse completamente il brand, WC era il meglio che un appassionato di fantascienza in stile Star Trek o Star Wars poteva desiderare. Questa su 3DO era un'ottima conversione, ma niente che potesse stupire un videogiocatore che sperava in una nuova generazione di giochi.

Manchester United 710/1000: davanti all'ennesimo clone di Sensible Soccer, il dimenticatoio era inevitabile.
In fondo i giochi di calcio sono tutti uguali
Myst 895/1000: bello leggere tra i difetti di uno dei giochi più venduti e apprezzati della storia le seguenti parole: "da soli vi stancherete presto".

Mentre scrivo, finalmente la nostalgia è arrivata. Ho davanti un trafiletto dove qualcuno si lamentava perchè Ultima 8 richiedeva 40 mega di spazio su hard disk, e allora come adesso c'era una versione di Dragon's Lair ottimizzata per il top tecnologico del momento. E poi lì, a pagina 116, il mio cuore si è fermato. Occupando ben un'intera pagina, c'erano le proposte informatiche del negozietto sotto casa dove andavo spesso a rifornirmi, San Marino Informatica, leader del paese per anni, oggi morto e sepolto. Ah, i bei tempi in cui anche il piccolo negozietto poteva farsi conoscere su una rivista nazionale!
San Marino in crisi: la mafia italiana imbucava lettere con i loro francobolli...
Sicuramente questo post è inutile, però mi sono divertito a scriverlo, e chissà che un giorno non mi venga voglia di sfogliare un'altro numero del sempre amato K!