Se vi capita di frequentare il canale indie del Marketplace XBox probabilmente avrete incrociato almeno uno dei loro giochi: fondata e costituita unicamente dai due fratelli Jon e David Flook, Silver Dollar Games ha pubblicato nel tempo una notevole quantità di titoli "spazzatura" - ad oggi il loro titolo più famoso è Try Not To Fart, il simulatore di scuregge.

Il diluvio di monnezza videoludica che i due fratelli hanno riversato negli hard disk di mezzo mondo non ha mancato di attirare le critiche degli altri sviluppatori indie, che vedono in Silver Dollar Games la portabandiera di tutte le case di sviluppo indipendenti che approfittano della visibilità dello store Microsoft per guadagnare qualche spicciolo facile con simulatori di massaggi e radiosveglie per console.

Octave Bar Clock, la radiosveglia indie (Marketplace, recensione brevis)
Qualche settimana fa uno dei fratelli Flook ha scritto a diversi siti per difendere i propri titoli, raccontando di come sia lui che il fratello abbiano lasciato il proprio lavoro (Jon era impiegato in una stazione televisiva, mentre David lavorava in un supermarket) per dedicarsi a tempo pieno allo sviluppo di videogiochi.

Dei due il programmatore è David, il quale - racconta Jon - senza nessuna esperienza si è messo in testa di creare giochi e ha imparato a programmare con l'XNA. All'inizio i due non erano ancora passati al lato oscuro ed hanno fatto uscire Blow e Blazing Birds, due titoli che personalmente non ho provato - rimedierò - ma che, almeno dai video, sembrano molto più curati di robe come Shoot or Date.
Blow (Marketplace)
Nella lettera Jon spiega che i due titoli richiesero molto tempo di sviluppo e molte notti insonni (all'epoca ancora non avevano lasciato il loro lavoro), ma i guadagni - circa 4000 dollari in un anno - li fecero desistere dal continuare su quella strada, o quasi: i due fratelli decisero di continuare comunque a lavorare su titoli più importanti, però più a tempo perso, pubblicando nel frattempo miriadi di giochi-gag da 80 MP l'uno.

La critica degli altri sviluppatori riguarda il fatto che, con tutti questi titoli di bassa qualità, il canale indie in generale perde valore, ed in effetti è innegabile che per trovarvi qualcosa di buono bisogna farsi strada tra miriadi di prototipi e prove tecniche (e in questo blog ne sappiamo qualcosa). A rincarare la dose, Silver Dollar Games contribuisce al deterioramento del canale non solo direttamente, ma anche indirettamente, occupandosi della peer review di molti titoli "minori" che magari gli altri studi lasciano in attesa di approvazione per mesi. In altre parole, se scrivete un simulatore di lista della spesa per XBox, è probabile che vi verrà approvato per la pubblicazione proprio da Jon e David.
Blazing Birds (Marketplace)
Jon continua la lettera dicendo che con questi titoli non fanno chissà che guadagni - e vorrei vedere, aggiungo io - e che loro non lavorano per i soldi (perché non realizzano un sito di giochi flash gratis allora?), ma semplicemente per il piacere di fare giochi su qualsiasi cosa gli venga in mente. Nel frattempo continuano a lavorare su robe più grosse che non mancano mai di presentare al Dream Build Play, la competition indie annuale organizzata da Microsoft stessa.

Tuttavia bisogna ammettere che, per quanto robe come Office Affairs siano abbondantemente al di sotto della sufficienza, almeno c'è la volontà di uscirsene fuori con l'idea originale, di strappare la risata, di far alzare il sopracciglio. La filosofia di Silver Dollar Games è "se non puoi fare qualcosa di meglio, almeno puoi fare qualcosa di diverso".
Office Affairs (Marketplace)
Pura autogiustificazione? Può darsi. È anche vero però che tanti titoli indie, per quanto curati, per quanto si veda il lavoro che c'è dietro, finiscono spesso per essere anonimi e noiosi. Con le robe Silver Dollar ogni volta c'è una trovata più assurda della precedente - ti scarichi la demo e ti fai una risata, poi magari non spendi gli 80 MP di rito, ma non ti sei sbadigliato il tutto come invece capita con l'ennesimo platform o l'ennesimo twin stick shooter.

Certo, ciò non toglie che se uno apre il canale indie e tra le ultime novità trova 1) il simulatore della tavoletta del cesso, 2) il simulatore della pisciatina pomeridiana del cane, e 3) le avventure di Gino l'idraulico con le casalingue zozze, probabilmente chiuderà lì e addio. Oppure ci si farà una risata e magari arriverà perfino a premiare l'assurdità dell'idea, come è successo con Try Not To Fart.
Try Not To Fart (Marketplace)
Il problema di tanti giochi indie "seri" non sta tanto nella realizzazione tecnica - spesso anche pregevole - ma nel loro essere fin troppo spesso vuoti, incapaci di attirare l'attenzione o di creare alcun interesse. Non voglio difendere i simulatori di tresche da ufficio che fanno leva sulla gnocca messa in copertina, però il "caso" dei giochi Silver Dollar mette in evidenza, paradossalmente, una certa autoreferenzialità da parte degli altri sviluppatori.

Un appassionato può apprezzare l'impegno messo nella realizzazione di grafica, sonoro e livelli, ma un giocatore un attimo svezzato non può che dire "avanti il prossimo" di fronte all'ennesimo clone del clone del clone - a meno che non si distingua in maniera particolare. Se globalmente sarà sempre inevitabile che ci sia un mare di mediocrità in mezzo alla quale spuntino dei titoli degni di nota, cos'è preferibile - che sia una mediocrità noiosa, o una che almeno si distingua per qualche trovata, per quanto discutibile?
Akane the Kunoichi: ben realizzato, ma sbadiglioso (Marketplace, recensione brevis)
C'è da dire poi che Microsoft ci mette del suo, buttando tutto nella mischia e proponendo dei "top picks" che spesso rimangono gli stessi per settimane. Il problema del canale indie per XBox, forse, è che è l'incontro tra la cultura corporate e orientata al profitto di Redmond, ed un mondo invece più tendente all'anarchia autogestita, dove invece dell'offerta speciale e del circo dell'hype regnano la raccolta fondi ed il passaparola volenteroso.

Del resto, anche dal lato sviluppatori si potrebbe fare qualcosa di più - l'Indie Games Winter Uprising è rimasto finora un episodio abbastanza isolato. Chissà se nella prossima iniziativa del genere ci sarà anche qualcosa dei Silver Dollar?