Tanner è un poliziotto che, dopo essere scampato per un soffio alla morte, scopre di aver acquisito la capacità di trasferire la sua anima nel corpo delle altre persone. Invece di fare ciò che ogni altro uomo farebbe al suo posto - trasferirsi nel corpo di Megan Fox per sapere cosa si prova ad avere dei pollici incredibili - Tanner decide di usare questa sua nuova facoltà nella sua quotidiana lotta contro la malvivenza.

Questo incipit da telefilm anni 80 in replica la domenica mattina serve a giustificare la nuova meccanica introdotta in Driver: San Francisco: la possibilità di acquisire in qualunque momento il controllo di uno qualsiasi degli altri veicoli che circolano per le strade della San Francisco virtuale del gioco.

La demo uscita qualche giorno fa permette di affrontare tre missioni. Nella prima si imparano le meccaniche di base: premendo la A sul controller si attiva una visuale dall'alto che permette di individuare l'auto di cui si vuole prendere il controllo. Nella fattispecie bisogna "impossessarsi" di un'auto rossa e farle fare un paio di piroette in modo che Tanner possa dire al suo partner "ecco vedi, è tutto vero, non sono matto!".

Tanner e il suo partner nero d'ordinanza
Nella seconda missione le cose cominciano a farsi più interessanti: si controllano un padre e una figlia appassionati di motori in una gara, e lo scopo è di farli arrivare nelle prime due posizioni alternando velocemente tra i due (premendo il tasto RB, che fa switchare istantaneamente dall'uno all'altra senza passare per la visuale a volo d'uccello).

Il gioco decolla definitivamente però nella terza missione, dove d'impersona un tizio malamente che deve scortare un pezzo grosso mentre è inseguito dalla polizia. Le forze dell'ordine (che, tra parentesi, non si possono impersonare - ho idea che con la trama di questo gioco ci sarà da ridere) danno filo da torcere, e per seminarle si hanno a disposizione diverse opzioni.
La polizia in Driver: San Francisco è particolarmente aggressiva
Le si può semplicemente battere in velocità - magari aiutandosi col turbo, attivabile inclinando in avanti la levetta analogica sinistra - oppure si possono tamponare fino a metterle fuori uso. Molto più soddisfacente però prendere il controllo di un camion di passaggio e farlo schiantare contro i propri inseguitori, oppure metterlo di traverso per bloccargli la strada - il tutto mentre la propria auto continua la propria corsa controllata dall'intelligenza artificiale.

La cosa più importante però è che il tutto gira a sessanta fluidissimi fotogrammi al secondo - questa San Francisco virtuale non sarà dettagliata come la Liberty City di GTA IV, ma gli inseguimenti così sono molto più adrenalici, e gli schianti non somigliano a uno stanco accartocciamento di ferraglia.
La San Francisco del gioco ha delle architetture un po' squadrate, ma si presenta comunque bene
In definitiva un gioco da tenere d'occhio, anche perché con la storia del passare da un'auto all'altra il multiplayer online (sia competitivo che in coop) potrebbe rivelarsi parecchio interessante. In uscita i primi di settembre.

ATTESOMETRO: 4/5


BONUS LAST MINUTE EDITION:
Nel frattempo è uscita anche la demo multiplayer, provata per una mezz'oretta non mi è sembrata male, ma neanche eccezionale. A disposizione ci sono solo due modalità: una "capture the flag" automobilistica (sicuramente la più divertente) ed un'altra in cui bisogna tallonare un'auto controllata dalla CPU (evitando che lo facciano gli altri giocatori). Mah? Vedremo...