Avevo iniziato a vedere le puntate della seconda stagione di The Walking Dead una ad una, ma alla fine ho capito che questo telefilm va necessariamente visto a quattro, cinque, sei puntate alla volta - diciamo un arco narrativo alla volta - perché è un telefilm che, come giustamente osservato altrove, costruisce piano piano le sue trappole per poi farle scattare tutte quante all'improvviso. E uno stile narrativo così con gli episodi singoli ci fa davvero a cazzotti.

Per questo, prendendo i singoli episodi di questa prima metà della seconda stagione, si può giustamente osservare come il ritmo delle singole puntate sia lento, e come quasi tutto accada alla fine. Guardandosi tutto di fila però l'effetto è decisamente diverso, e incomparabilmente superiore. Si finisce pure per apprezzare la scelta di non realizzare degli episodi troppo a sé stanti, perché così la visione "a catena" rende molto meglio - è come un Lost senza tutte le parti inutili, per fare un paragone azzardato.

Quindi, in definitiva il giudizio su queste prime sette puntate - se prese nel loro insieme - è più che positivo, anche perché le divergenze col fumetto cominciano a farsi più marcate, e quindi anche per chi l'ha già letto non mancano sorprese e colpi di scena. Sorprese e colpi di scena che, l'avrete capito, abbondano nel finale, e che ci terranno appesi fino a febbraio, per il riavvio della messa in onda - anche se sarà più saggio fare gli gnorri e aspettare marzo, per spararsi il resto della stagione tutto d'un fiato...

In mezzo a mille tragedie Glenn è comunque contento perché gli va di lusso, ancor di più che nel fumetto...!